martedì 17 febbraio 2009

Piccole storie per riflettere- 15 centesimi di Bruno Ferrero



15 centesimi
Ai tempi in cui un gelato con sciroppo e frutta costava molto meno, un ragazzo di dieci anni entrò nel bar di un albergo e si sedette a un tavolo. Una cameriera mise un bicchiere di acqua davanti a lui.
"Quanto costa un gelato con sciroppo e frutta?".
"50 centesimi" replicò la cameriera.
Il ragazzino tirò fuori la mano dalla tasca ed esaminò il numero di monete che aveva.
"Quanto costa una porzione di gelato normale?" s'informò.
Alcune persone stavano cercando un tavolo e la cameriera era un po' impaziente.
"35 centesimi" disse bruscamente.
Il ragazzino contò ancora le monete. "Prendo il gelato normale" disse.
La cameriera portò il gelato, mise il conto sul tavolo e se ne andò. Il ragazzo finì il gelato, pagò al cassiere e se ne andò. Quando la cameriera ritornò, iniziò a pulire il tavolo e rimase di stucco per quello che vide. Accanto al piatto vuoto, messi ordinatamente, c'erano 15 centesimi, la sua
mancia.
Autore: Bruno Ferrero - Libro: L'Importante è la Rosa

domenica 15 febbraio 2009

*Splendida rosa* (a Laura)Anna De Santis




*Splendida rosa* (a Laura)
Era un giorno d'aprile,
Laura aprì la finestra al sole,
con la grande voglia di sposare,
quel bianco vestito, poggiato sul letto,
la faceva sognare.
Uno sguardo dolce, un sorriso e l'amore,
ma tutto in una sera, perse il suo coraggio,
il mondo crollò... si avvicinava maggio.
Come fiamma che arde e che sparge la cera,
quella notizia, non gli parve vera,
con grande coraggio, cercò di reagire,
ma come si fà se ti han detto: morire...
eppure in quel letto volevi guarire.
Quella bestia immonda che le carni divora,
perché proprio ora?
E Laura pregava, contando quei giorni,
pensava al vestito che avrebbe indossato,
forte era forte, mai come la morte
che quella bianca rosa, decise di fare sua sposa.
E giunse quel giorno, con grande dolore,
perché sul suo viso c'era un bianco pallore,
accennava un sorriso, in quel letto,
tutt'intorno squallore, era già in Paradiso.
Da una parte l'amore ti stringeva le mani,
dall'altra, la morte che ti aveva rapito,
tu per fortuna, splendida rosa, vestita da sposa,
nel tuo bianco vestito, non avevi capito.

Anna De Santis